martedì 6 novembre 2012
NASCE IL COMITATO PER IL TRIBUNALE
É perlomeno significativo che la recentissima vicenda sulla Città Metropolitana abbia mobilitato personaggi di svariate provenienze, peraltro molte di qualità, che ci sia stato un dibattito infuocato su internet su face book e su blog locali, anche con accenti drammatici, raccolte oltre un migliaio di firme di cittadini che preferirebbero che Chioggia fosse nella provincia di Padova piuttosto che con Venezia e invece per la chiusura del tribunale di Chioggia ci sia stata, salvo pochi sparuti interventi, un’attenzione dell’opinione pubblica clodiense di gran lunga inferiore.
Invece, mentre ad oggi nessuno è effettivamente in grado di dimostrare quali sarebbero i vantaggi di un cambio di
provincia, al contrario la chiusura del tribunale di Chioggia, come ha già deciso di fare il governo tecnico Monti utilizzando, ironia della sorte, un decreto legge del governo Berlusconi convertendolo in legge (la nr 148 del 14 settembre 2011), causerà, se non si dovesse tornare indietro, un danno enorme, un impoverimento consistente non solo per Chioggia, ma per l’intera parte sud della provincia di Venezia con nessun risparmio per lo stato, anzi, come spiegheremo, un sicuro aumento dei costi.
Era la fine del 2002, l’amministrazione comunale del comune di Chioggia, guidata dall’allora sindaco Fortunato Guarnieri, dopo aver speso circa 3 milioni di euro per la ristrutturazione, consegna la Cittadella della giustizia, con tutti gli indiscutibili vantaggi dei nuovi uffici, assumendosene praticamente tutti i costi di gestione, tranne ovviamente gli stipendi dei magistrati, del personale della cancelleria e degli uffici giudiziari.
Lo stato, il Ministero della giustizia, per la gestione del tribunale di Chioggia, non ha mai speso un euro, per il riscaldamento, per l’energia elettrica, per il telefono, per le pulizie, insomma tutte le spese son pagate dal comune, per la precisione 301.769,87 euro all’anno.
Torniamo al 2012, per il governo Monti, il decreto legge nr 138 del 13 agosto 2011 del precedente governo Berlusconi è sorte di manna dal cielo per la spending review, però qualcuno evidentemente non si è accorto che nella legge vengono indicati anche una serie di criteri per ridefinire l’assetto territoriale degli uffici giudiziari, criteri oggettivi e omogenei quali l’estensione del territorio, il numero degli abitanti, i carichi di lavoro…ecc..
Ciò nonostante il ministro Severino, decide la soppressione di 220 sedi distaccate, 31 tribunali e 31 procure tra i quali, come noto, anche il tribunale di Chioggia che verrà accorpato con quello di Venezia.
Non conosciamo i costi degli altri tribunali che il ministro ha deciso di chiudere, ma una cosa è certa: con la chiusura di quello della nostra città non ci sarà alcun risparmio, anzi, ci saranno molti più costi per tutta la comunità e in definitiva anche per lo stato, in barba al risparmio di spesa.
Pensiamo ai costi maggiori che dovranno sostenere le forze dell’ordine per le testimonianze e per la custodia dei corpi del reato: dovranno recarsi a xVenezia anche per la consegna di un semplice coltellino, tanto per fare un esempio. Oggi, con la Cittadella della giustizia i militari assolvono queste funzioni con un quarto, probabilmente meno, del tempo che dovrebbero impiegare invece per andare a Venezia e, non va dimenticato, quando saranno in servizio a Venezia non potranno certamente essere a Chioggia con tutte le prevedibili conseguenze.
Atti giudiziari: attualmente, gli uffici di Chioggia svolgono centinaia di atti, anche molto delicati, nell’ambito del territorio di Chioggia, Cavarzere e Cona. E’ chiaro che girare in città, magari in bicicletta, e invece doversi spostare anche di 60 km ha un costo ovviamente molto differente.
Non c’è bisogno certamente di fare un sondaggio per rendersi conto che in questo momento nella testa della gente comune ci sono preoccupazioni per altre urgenze piuttosto che per la sorte del tribunale di Chioggia; per,ò alla fine della fiera, per motivi anche diversi - perché citati come testimoni o come parti offese o perché chiamati in giudizio i - chioggiotti, che gli piaccia o meno, devono per forza recarsi in tribunale e soprattutto devono rivolgersi agli avvocati, che, ovviamente, saranno costretti ad aumentare le parcelle.
Ma ci sono altri oneri ben più pesanti che la città di Chioggia dovrà affrontare con la perdita del tribunale: pensiamo a tutte quelle persone che hanno difficoltà negli spostamenti, pensiamo a tutte quelle situazioni delicate per cui si deve ricorrere al giudice per i minori, per soggetti che hanno bisogno di una tutela… La Costituzione prevede il diritto alla giustizia, non pensiamo che sia un aspetto di poco conto la conoscenza di un territorio.
La Cittadella della giustizia, con tutti i servizi che fornisce alla comunità, genera anche un indotto non indifferente rappresentato dalle migliaia di persone che vengono a Chioggia e poi, spesso, si fermano per mangiare, acquisti e quant’altro.
Ultimo, e non ultimo, perché ce ne sono altri che per brevità non elenchiamo, quella che è una vera e propria deportazione dei magistrati,dei dipendenti della cancelleria e dell’ufficiale giudiziario che pur avendo uno standard di qualità migliore - una causa civile a Chioggia si conclude spesso e volentieri con tempi molto più brevi del tribunale di Venezia - saranno costretti a sobbarcarsi per il resto della vita lavorativa ulteriori 4 ore del loro tempo quotidiano per il viaggio.
Quindi è tutto deciso ormai? I buoi sono ormai usciti dalla stalla? Sì, è vero che la legge ormai è stata fatta ed è molto più complesso un iter per la modifica, però segnaliamo che, oltre allo svegliarsi di molti parlamentari che stanno presentando interpellanze per situazioni simili a quella di Chioggia (dove si evidenzia la mancanza di un risparmio di spesa e la mancata osservazione dei criteri oggettivi come specificava la legge alla lettera b), anche a Chioggia, finalmente, si sta costituendo un comitato di cittadini per difendere il tribunale di Chioggia (e non solo). La prima convocazione è prevista per venerdì 21/9 ore 20.30 presso la sala udienze penali del tribunale di Chioggia in viale Stazione 5: coordinatore provvisorio è il signor Bruno Rosetti (nella foto al centro).
La succursale della Camera di commercio è stata chiusa, praticamente nell’indifferenza generale, ora è la volta del tribunale la prossima volta toccherà all’agenzia dell’entrate piuttosto che alla sede dell’Inps… Un invito a tutti, compresi quelli che per andare con Padova lanciavano proclami conditi da frasi quali “per i nostri figli”, ad essere presenti venerdì e di collaborare per porre i presupposti affinché la nostra città possa scongiurare questo furto. (Andrea Comparato)
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